lunedì 14 novembre 2016

Il foro stenopeico

Nel terzo laboratorio di alfabetizzazione con il professore Manfredini abbiamo lavorato sul foro stenopeico.
Il foro stenopeico è un foro realizzato su una delle pareti di una camera oscura, cioè "a tenuta di luce"; e abbiamo unito il principio chimico e il principio ottico.
Questo strumento permette di realizzare delle vere fotografie, bisogna mettere un foglio di carta fotosensibile all'intero della scatola, il foglio riesce a catturare l'immagine che viene proiettata al suo interno.
Per creare la nostra fotografia siamo andati in giardino dietro la scuola, dove il professore ha posizionato la camera oscura su un cavalletto, l'ha legata poi ad esso con lo scotch per tenerla ferma così la foto non veniva mossa, noi ci siamo messi in posa fermi e dopodiché ha aperto il foro per il giusto tempo di esposizione da cui è entrato un fascio luminoso che ha proiettato sulla parete la nostra immagine capovolta.
Dopo circa 30 secondi il professore ha richiuso il foro e siamo andati in camera oscura, dove il foglio di carta fotosensibile è stato sottoposto al trattamento dei bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Abbiamo così ottenuto il negativo dell'immagine ovvero un'immagine dai toni invertiti, e per avere il positivo, abbiamo messo a contatto il nostro negativo con un nuovo foglio di carta fotosensibile, abbiamo posizionato un pezzo di vetro sopra di esso per tenerlo più a contatto con l'altro foglio e successivamente abbiamo esposto i fogli attaccati alla luce per un giusto tempo di esposizione e infine abbiamo sottoposto il secondo foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Infine ho lavato la mia fotografia sotto acqua corrente per togliere i chimici.
Questo laboratorio ci è servito a comprendere in principio ottico su cui si basa la fotografia.


Negativo

Positivo

Foto di backstage

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